C’è una domanda che non riesco a togliermi dalla testa, e non riguarda la to-do list di domani. Riguarda l’aria che respiri ora.
Quante volte, in questa settimana, hai guardato un tramonto e, invece di vederlo, stavi già pensando alla riunione delle 9:00? Quante volte hai riso con un amico, ma una parte di te stava già riorganizzando mentalmente la cena?
Siamo diventati tutti collezionisti seriali di minuti. Li contiamo, li ottimizziamo, li pianifichiamo, ma non li viviamo. Trascorriamo la nostra esistenza in due luoghi che non esistono:
- Il Passato: il luogo del “Se solo avessi fatto…” e del rimpianto.
- Il Futuro: il luogo del “Quando avrò raggiunto…” e dell’ansia da prestazione.
E intanto, la vita, sta scorrendo in mezzo a questi due estremi. Sta scorrendo adesso.
Il costo del “quando sarò felice”
Pensiamo che la felicità sia una meta lontana, un premio da riscuotere dopo aver completato la lista. Viviamo in una tensione costante: “Quando avrò finito il progetto, allora potrò respirare. Quando avrò più soldi, allora potrò dedicare tempo per me stesso.”
Questa non è organizzazione del tempo; è una forma sottile di autosabotaggio. Stai rimandando la tua salute emotiva e il tuo benessere interiore a un futuro ipotetico che non arriva mai, perché la prossima urgenza sarà sempre dietro l’angolo.
La lezione più difficile: il “qui e ora” come atto di coraggio
Non è una coincidenza che le mie più grandi lezioni sul Focus non le abbia imparate in ufficio, ma nei momenti di vita vissuta.
Quando ero sulle montagne di Sapa, in Vietnam – con il cuore in gola per l’altezza e il sentiero instabile – l’unica possibilità di non cadere era concentrarmi al 100% sul passo successivo. Non potevo pensare al passato né preoccuparmi della cima. Dovevo esserci, con tutta la mia presenza.
Quello è stato il mio vero risveglio del tempo presente.
Vivere il tempo presente non è un lusso; è la tua più grande risorsa di calma interiore. È il coraggio di dire al tuo cervello: “Stop. Per i prossimi cinque minuti, non c’è altro che questo respiro, questo caffè, questa risata con mio figlio.”
Il mio invito, senza scadenze
Non ti sto chiedendo di rivoluzionare la tua agenda oggi stesso. Ti chiedo solo di fare una piccola pausa.
Lascia cadere la penna. Chiudi la mail. Guarda fuori dalla finestra.
Cosa senti? Come stai davvero?
Il tuo valore non è definito dalla lista di cose fatte. Il tuo vero valore della vita si misura nella qualità del tuo stare nei momenti, non nella quantità dei minuti accumulati.
Spero che oggi tu possa trovare un piccolo, prezioso spazio per te. Solo per esistere, senza un obiettivo.
È nel qui e ora che si annida la magia della vita. Non perdertela.