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Ci sono momenti in cui il tempo non ci viene rubato da fuori.
Niente imprevisti, niente urgenze, niente scadenze esterne.
Eppure ci sentiamo fermi. Bloccati. Come ai blocchi di partenza… ma senza partire mai.

Perché?

Perché a volte siamo noi i primi a trattenerci.
Ci diciamo che “non è il momento giusto”, che “forse dovrei aspettare”, che “tanto ormai…”.
Ci raccontiamo storie così credibili da crederci davvero.
Ma la verità?
Spesso è solo paura dell’ignoto.
O peggio: la sensazione di non essere abbastanza.

Io lo so bene, perché l’ho vissuto.

Ci sono stati periodi in cui avevo davanti delle scelte da fare.
Sapevo che avrebbero cambiato le mie giornate.
Che mi avrebbero dato più respiro, più senso, più equilibrio.
Ma non partivo.

Aspettavo il “momento perfetto”.
Aspettavo di sentirmi pronto.
Aspettavo… qualcosa.
Ma nel frattempo, perdevo tempo. Il mio.

Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Behavioral Decision Making, le persone tendono a procrastinare non per mancanza di tempo, ma per un conflitto interiore legato alla paura del fallimento o al giudizio (fonte).

E allora oggi voglio dirti questo:

Non sei sbagliat*.
Se ti senti bloccat*, se temi di fallire, se ogni giorno pensi “domani inizio”…ci sei già dentro.
Stai combattendo.

Ma ad un certo punto, devi decidere da che parte andare.

👉 Non devi fare tutto subito.
👉 Non devi stravolgere la tua vita in 24 ore.
👉 Ma puoi iniziare a muoverti oltre quell’ostacolo che oggi ti sembra enorme.

Puoi spezzare quel blocco.
Puoi cominciare con un passo.
Anche piccolo. Ma tuo.

Perché il tempo non è solo un calendario.
È lo spazio dove metti ciò che conta per te.
E se continui a rimandare, ti stai togliendo una parte di te.


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A volte serve solo una chiacchierata per sciogliere quel blocco.

💬 Ti va di raccontarmi cosa ti sta trattenendo? Scrivimi. Io ti ascolto.